Aeroporto Colombo: da Genova per il mondo

Rivista: Gazzettino Sampierdarenese
Editore: S.E.S. – Società Editrice Sampierdarenese
Luogo di pubblicazione: Genova
Data: Maggio 2011, anno XXXIX, n°5

Descrizione

Forse potrebbe essere sfruttato meglio

Ogni città che desideri essere “metropoli” deve essere facilmente collegata col resto del mondo. Genova è stata per alcuni secoli una metropoli mondiale e anche se nel XXI secolo non è più “superba per uomini e per mura… signora del mare” come la vide Petrarca nel 1358, tuttavia qualcosa si può fare per migliorare la sua attuale situazione di città poco-internazionale. Uno dei punti di collegamento fra Genova e il mondo è l’aeroporto, che però è poco sfruttato e quindi incide meno di quanto potrebbe sulla realtà economica e sociale della Superba. Ma si può migliorare, secondo l’opinione di uno che se ne intende, il gioviale e appassionato direttore del “Cristoforo Colombo” Paolo Sirigu. Egli descrive la nostra porta del cielo sotto due aspetti: in primis, essa è una via di collegamento ben intenzionata ad aumentare di importanza e di dimensioni, continuando il trend di crescita degli ultimi anni (1.287.000 passeggeri nel 2010, 1.400.000 previsti nel 2011, un aumento del 15% nel I trimestre di quest’anno, assai meglio della media nazionale); se tutto continuerà così si può ragionevolmente pensare a due milioni di passeggeri nel 2015. E le recenti aperture di nuove tratte aeree anche low cost verso Istanbul, Francoforte, Bruxelles e Barcellona aiutano… In secundis, il “Colombo” può diventare uno hub (per usare la terminologia aeronautica) sociale, economico e culturale per tutto il Ponente cittadino.

Sirigu accende di entusiasmo e ottimismo chi ascolta le sue parole: “A Bergamo – dice – l’aeroporto di Orio al Serio ha creato un outlet per favorire lo sviluppo economico della sua città; noi vogliamo che il Cristoforo Colombo faccia per Genova qualcosa di assai meglio di aprire un centro commerciale: vogliamo che abbia un borgo intorno a sé… Vogliamo che diventi un punto di accoglienza per soddisfare le esigenze e le curiosità dei viaggiatori in arrivo, che faccia venir loro il desiderio di conoscere i quartieri del Ponente genovese, da San Pier d’Arena a Sestri a Voltri. Vogliamo essere occasione di stimolo e di crescita per la città che ci sta intorno. Perché un aeroporto funziona soprattutto per i non residenti; dei quattro milioni di passeggeri all’anno  che  passano  per il “Galilei”  di  Pisa,  ad  esempio,  solo il  30%  sono  pisani”.  E  quali  sono  i mezzi per far diventare il “Colombo” uno hub di sviluppo per la città? Per cominciare, occorre rendere l’aeroporto più accessibile a chi arriva a Genova sviluppando una rete di trasporti intermodali aereo-treno-auto-nave che coinvolga non solo Genova ma tutta la Liguria e il Basso Piemonte. Non sono solo parole: è già stato sviluppato un piano di investimenti, una parte del quale in autofinanziamento approvato dall’Enac, di quarantacinque milioni di euro, venti dei quali per l’ampliamento dell’aerostazione. Parallelamente si procederà alla realizzazione di un polo di interscambio a monte dell’Hotel Sheraton dove sorgerà un parcheggio multipiano collegato col terminal da un tapis roulant. Lì accanto corre l’anello della ferrovia, dove arriverà la funicolare degli Erzelli, collina su cui nel primo trimestre 2012 dovrebbero aprire le prime aziende. L’apertura di una stazione della linea metropolitana delle Ferrovie collegherà questo gruppo di strutture logistiche aeroportuali con la rete FS regionale e nazionale. Si potrà quindi arrivare al parcheggio multipiano (che avrà tariffe differenziate per i residenti) e prendere il treno per Genova. Oppure, si potrà uscire dall’autostrada al casello Aeroporto dell’A10, parcheggiare e salire sul treno. Inoltre, il “Colombo” intende diventare capolinea per gli autobus extraurbani verso ponente ed entroterra, che saranno collegati al centro città tramite ferrovia. E non ci si dimentichi la vicinissima Marina Aeroporto, collegata con lo scalo aereo e con la stazione ferroviaria di Sestri Ponente dalla linea bus I24: dalla Marina potrebbero partire linee di trasporto pubblico via mare verso le Riviere…. Infine l’Aeroporto vuole coinvolgere Trenitalia e i Municipi in un’azione di promozione del territorio destinata alle compagnie aeree low cost proponendo Sestri Ponente e gli altri quartieri cittadini come “borghi per gli acquisti”: degli “shopping villages” non nati dal nulla come gli outlet del XXI secolo ma veri borghi urbani e commerciali ricchi di antica e nobile storia. Il turista o l’uomo di affari atterra al “Colombo” e con 1,50 euro di biglietto del bus o del treno va a Sestri o a San Pier d’Arena per lo shopping, a Pegli e a Nervi per musei e parchi, a teatro in centro… Bello, eh?

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