Descrizione
Si dice che le vie del Signore sono infinite ma io so che sono anche bizzarre e tortuose. La linea retta piace a Euclide ma la Provvidenza (dite pure il Caso o il Destino, se preferite) preferisce le curve, ama divagare senza farti capire dove ti sta conducendo. È così che vedo la mia nomina a direttore responsabile del Gazzettino Sampierdarenese: un bizzarro gioco della Provvidenza. Nato in Piemonte, cresciuto e tuttora residente nel quartiere di Castelletto, vivo da diciassette anni a metà tra Genova e Sanremo; i miei legami con l’antico borgo di San Pietro dell’Arena risalgono a mio padre e ai nonni paterni: ricordo me bambino sul terrazzo del Nonno Antonio e della Nonna Rita in via San Pier d’Arena, ma era più di cinquant’anni fa. Poi nel 2007 Stefano D’Oria mi propose di collaborare col Gaz e adesso son qui a scrivere il mio primo editoriale, riallacciando con forza un legame personale con questo quartiere-città che era rimasto latente per decenni. Ne sono onorato, contento e anche un pochino “preoccupato”, come credo che qualunque persona di buon senso debba essere quando inizia il cammino su una strada nuova e impegnativa. Con l’aiuto della redazione, dei collaboratori e di Voi Lettori farò del mio meglio, come dicevano i Lupetti quando ero boy scout, per essere un buon direttore. Ringrazio assai Dino Frambati per ciò che mi ha insegnato come giornalista e gli auguro tutto il bene possibile nei suoi nuovi impegni. Ciò posto, voglio concludere ricordando due eventi belli cui ho assistito recentemente fra Genova e Sanremo, di quelli che istigano a vedere il futuro con ottimismo: insieme al FAI, Fondo Ambiente Italiano, gli studenti di alcuni licei del Ponente ligure stanno imparando a divulgare la bellezza della loro terra e lo fanno con un entusiasmo che smentisce i pregiudizi sui ragazzi interessati solo a smanettare sui telefonini con le cuffiette nelle orecchie; poi è stato bello vedere domenica 19 tantissimi ecuadoriani votare per le loro elezioni politiche con l’orgoglio di “essere cittadini”: sono entrambi, mi pare, buoni esempi anche per noi cittadini sampierdarenesi, genovesi, liguri, italiani, europei.