Descrizione
La strada sale da San Lorenzo al Mare volteggiando boschereccia fra pini e cerri, aperta su panorami che guardano tutte le colline imperiesi. In cima, allungato su un crinale a 320 metri di quota, appare un paese grigio di pietra e rosso di tetti compatti, illuminato dal sole. Il suo nome sembra uno scioglilingua inventato per ingannare il viaggiatore ma non è così: è un piccolo borgo antico, schietto e sincero, baciato dal sole (si sa che il sole bacia i belli), tranquillo e silenzioso. È Lingueglietta. Da non confondersi (a volte succede) con la più famosa città di Laigueglia, che si trova sul mare a ponente di Alassio, questo affascinante paese di collina prende il nome dalla famiglia dei conti della Lengueglia che ne ressero le sorti dal 1049 quando Anselmo de Quadraginta lo ottenne in feudo dai marchesi di Clavesana. Nel 1162 l’imperatore e nel 1199 anche la Repubblica di Genova confermarono il possesso del paese agli eredi di Anselmo, che lo governarono per conto di Genova sino all’invasione francese del 1797.
Del glorioso passato feudale rimane ben poco, soltanto i resti del castello comitale su un’altura in cima al paese; era, pare, uno dei più muniti castelli della Liguria occidentale ma oggi è poco più di un rudere di massi, terra ed erba. A detta dei “vecchi” del paese, il castello aveva dato il nome originario al borgo, che si chiamava Castel di Santa Maria. Il paese così come lo vediamo oggi è di impianto medievale e mantiene la tipica struttura urbana difensiva, compatta con le case ravvicinate e i vicoli stretti, ideale per difendersi da soldataglie e razziatori che cercassero di saccheggiarlo. Quanto sono stati lunghi i secoli durante i quali gli abitanti dei borghi costieri hanno dovuto sorvegliare il mare e temere le vele che comparivano all’orizzonte?!
Oggi Lingueglietta ha forse meno di 200 residenti ma ancora pochi decenni fa aveva fino a 400 abitanti e c’erano la scuola, il calzolaio, un convento di suore, il forno per il pane, un ospedale…