Descrizione
“Martina Franca, provincia di Taranto, valle d’Itria, autentico sud, elegante, sontuoso, caldo, bianco, accecante, barocco, rococò e pulitissimo: un centro storico bellissimo e lindo, pochissime cartacce e nessuna scritta sui muri, un rebigo di vicoli e straduzze intricate dove il barocco regna nelle facciate (e immagino pure negli interni) dei palazzi signorili e nelle chiese, e anche un poco nei vicoletti popolari…
Muretti a secco, olivi, e trulli trulli trulli. I trulli sono davvero buffi, insomma, sembrano tanti villaggi dei Puffi, a parte i colori (bianchi, che diamine!)… Alberobello è il villaggio più villaggio dei Puffi di tutti, c’è persino il Trullo Sovrano, che probabilmente è il fungo in cui vive il Grande Puffo, in termini turistici è l’unico trullo a due piani della città…
Gli olivi pugliesi sono affascinanti…colossi enormi, con le chiome folte e fitte come Angelo Branduardi e i tronchi tozzi come il collo di Adriano Pappalardo… a vederli dall’aereo scendendo su Bari incutevano timore, distese verdegrigio di olivi che circondano la città, ogni tanto le macchie bianche dei paesi anch’essi totalmente assediati dal verde. Come l’esercito di alberi guidati dagli Ent nel Signore degli Anelli, o le scope porta-acqua dell’Apprendista Stregone di Fantasia…
Il Primitivo di Manduria DOC è uno squisito vino “rosso intenso con riflessi violacei, da arrosti e selvaggina” così dice l’etichetta. In realtà è un ottimo vinone rosso spesso di 14 gradi (ma può arrivare a 22!) che mi pare ben si addica al capocollo e alla ricotta piccante e immagino anche al cervo, se Sua Maestà l’Imperatore Federico II di Svevia “Stupor Mundi” lo cacciava, giusto in questi altipiani. Dice il giovane gestore della trattoria della Lama che il Primitivo è un vino “da meditazione”. Come l’Amarone. Senza eufemismi direi “da ciucca”. Ma bevuto con moderazione…. Prosit!”