Descrizione
“L’aria ha una luce che abbaglia. Il sole basso del mezzogiorno invernale brucia le increspature del mare che corrono verso il largo, spazzate dalla tramontana. Quasi in controluce le Alpi Marittime, azzurre di neve, abbracciano le navi in rada fino a sparire in una striscia di Riviera sottile. Un gozzo ondeggia al ritmo lento del mare, due canoe lo oltrepassano indecise; ali immobili di gabbiani attendono di tuffarsi su un banchetto di acciughe. Non c’è nessuno: la città è alle spalle ma la sua folla e i suoi rumori non scendono sin qui, in questo anfratto di scoglio aperto sul mare e riparato dal vento: qui c’è solo il blu dell’acqua e dell’aria, il grigio della roccia, il giallo violento di una mimosa fiorita che simula una primavera ancora lontana. Questo è un mondo senza tempo e senza luogo, uno stato d’animo di luce e di roccia, un’idea di Dio fissata nel mare e nel sole. É il Mediterraneo.”