Descrizione
Nello specchio d’acqua a ponente della Lanterna
Oggi pochi se lo ricordano ma c’è stato un periodo in cui il mare fu il posto migliore da cui alzarsi in volo: era l’epoca degli idrovolanti. Il primo volo di questi aerei galleggianti fu compiuto dal francese Louis Paulhan il 28 marzo 1910 (giusto cento anni fa!) a Martiques, presso Marsiglia. Il primo idrovolante sufficientemente affidabile fu però realizzato e pilotato dall’italiano Mario Calderara, primo pilota brevettato italiano, e fece il primo volo nel 1912 nel golfo della Spezia. Per decollare e ammarare un idrovolante ha bisogno di un idroscalo, ovvero uno specchio d’acqua dotato di infrastrutture quali gru e scivoli a riva. Cent’anni fa aeroporti ce n’erano pochi e gli idrovolanti erano preferiti, potendo anche contare sulle infrastrutture portuali per i voli commerciali e postali. Con lo sviluppo tecnologico portato dalla seconda guerra mondiale gli aerei terrestri si presero però rapidamente la rivincita e oggi gli unici due idroscali operativi in Italia sono a Enna e a Como, dove ha sede l’unica scuola di volo per idrovolanti d’Europa. A Genova il mare non è mai mancato e la passione del volo nemmeno: a metà degli anni Venti l’industriale Rinaldo Piaggio costituì la SANA (Società Anonima di Navigazione Aerea); nel 1926 l’idrovolante bimotore Dornier WAL partì diretto a Ostia con 26 persone a bordo, inaugurando il primo servizio aereo di linea italiano. Un idroscalo ben organizzato si trovava nello specchio d’acqua a ponente della Lanterna, e chi fu bambino negli anni Trenta e abitava nei palazzi dell’attuale via San Pier d’Arena che si affacciavano sulla spiaggia ricorda ancora gli idrovolanti che coi loro “scarponi” galleggiavano sul mare di fronte ai silos vinari.