Descrizione
Dove pedalano i tedeschi
Sinceramente ignoro se Angela Merkel giri per Berlino in bicicletta; quello che so per certo è che la situazione economica attuale – la “Crisi Globale” – impone a tanti di noi di risparmiare più del solito e quindi anche magari di organizzarci vacanze estive meno lunghe e meno costose del normale. Ciò può sembrare una mezza disgrazia ma se ci pensiamo bene non è detto che sia così, considerando che abbiamo la fortuna di vivere in una regione – la Liguria – che è una delle terre più belle del Mediterraneo e attira turisti e visitatori da ogni parte del mondo. Noi che ce l’abbiamo sotto casa, godiamocela, questa Liguria benedetta da Dio. Un po’ faticoso ma molto gratificante è visitarla pedalando lungo la costa e nelle valli dell’entroterra, lungo strade abitualmente percorse da frotte di ciclisti – anche “della domenica” – italiani e stranieri (forse più stranieri che italiani), alcuni dei quali si sono fatti centinaia di chilometri di auto o alcune ore di aereo per venire a sudacchiare sui pedali lungo le piste ciclabili che anno dopo anno stanno saggiamente aumentando di numero e di lunghezza su entrambe le Riviere. Vediamone qualcuno, di questi percorsi tanto ambiti dai foresti… Relativamente recente, almeno nella sistemazione del percorso e dei servizi, è la pista ciclabile (ma è anche pedonale, sia chiaro) che percorre il tracciato della vecchia ferrovia a un binario fra Cogoleto e Varazze. Meno di cinque chilometri di asfalto vietato ai motori e pianeggiante attraverso il paesaggio della vera Riviera di Ponente (che qui chiamano Riviera del Beigua) fra calette rocciose con piccole spiagge nascoste, gallerie fresche anche nel pieno dell’estate, trionfi di macchia mediterranea, scorci di mare dalle molte tonalità di blu, qualche villa che occhieggia fra i lecci e le rocce. Alquanto più lunga e più interna è la Ciclovia dell’Ardesia, percorribile in un anello di circa 55 km da Lavagna risalendo la val Fontanabuona sino a Gattorna e ritorno, un percorso misto lungo strade secondarie, sentieri, piste tracciate a brevissima distanza dal fiume Entella-Lavagna, con una pendenza mai eccessiva ma che presenta punte del 9%. Tornando a ponente andiamo sino alla Riviera dei Fiori, piuttosto lontana da Genova per distanza geografica e culturale, più vicina alla Costa Azzurra francese; qui la vecchia ferrovia nel tratto fra San Lorenzo al Mare e Sanremo è diventata il Parco Costiero del Ponente, una ventina di chilometri di pista ciclabile in alcuni tratti letteralmente a ridosso delle onde, in un trionfo di fiori, vegetazione subtropicale e profumo di mare dove veramente le lingue più parlate dai pedalatori sono il francese e il tedesco. Ça va sans dire che le stagioni migliori per godersi la Liguria in bici sarebbero le altre tre, quelle in cui a nord del nostro Appennino fa freddo e ci sono la nebbia e la neve, ma anche l’estate è amica dei ciclisti, suvvia, anche se li costringe a sudare un po’ di più di quanto farebbero sotto il sole di gennaio o di aprile…