San Pietro dell’Arena e dei Monti

Rivista: Gazzettino Sampierdarenese
Editore: S.E.S. – Società Editrice Sampierdarenese
Luogo di pubblicazione: Genova
Data: Novembre 2013, anno XLI, n°9

Descrizione

Una località “sorella” in provincia di Savona

Perché il nostro quartiere-città si chiami come si chiama non serve spiegarlo, i sampierdarenesi lo sanno bene. Però è bello sapere che oltre a San Pietro dell’Arena esiste in Liguria anche un San Pietro dei Monti.

Per andare in questa località “sorella” bisogna uscire dai confini comunali genovesi, ma non è un viaggio molto lungo: la val Varatella è in provincia di Savona, una bella breve valle selvaggia in un paesaggio alpino, con l’orizzonte aperto sul mare di Loano e l’isola Gallinara giù di sotto, mentre il Monte Carmo di Loano sfoggia con orgoglio la sua cima alpina di 1389 metri.

A 891 metri di quota, su un piccolo spiazzo erboso prossimo alle pareti di rocca dolomitica del Monte Ravinet, si trova una chiesetta isolata e silenziosa, raggiungibile solo a piedi, dalla costa salendo lungo sentieri che partono da Boissano e da Toirano, o dal crinale di spartiacque, dal Giogo di Toirano, percorrendo una stradella sterrata pianeggiante che si fa sentiero nella boscaglia. Il pianoro su cui sorge la chiesa è un ambiente naturale molto suggestivo, dove non è difficile incontrare piccoli branchi di caprioli; splendente quando c’è il sole e magnificamente panoramico con viste dalla Toscana alla Corsica, malinconico quando soffia lo scirocco e la nebbia (che in realtà sono nuvole basse) copre il mondo e Loano e il suo mare scompaiono. Questa chiesa solitaria e disabitata ha alle sue spalle una storia antica: sorse nel VIII secolo e sotto Carlo Magno divenne la grande abbazia benedettina di San Pietro in Varatella che fu un centro di potere politico-feudale ed economico su gran parte della Riviera di Albenga e del suo entroterra, dove svolse un’importante funzione civilizzatrice; i suoi monaci svilupparono l’agricoltura e la coltivazione dell’olivo in questa parte di Liguria occidentale.

Ma le cose umane sono caduche e anche la grande abbazia sulle montagne loanesi decadde, dal XII al XV secolo passò ai Certosini ma alla fine venne abbandonata e andò in rovina. Ne rimane il ricordo, mantenuto vivo dall’attuale edificio sacro. Ma perché questa chiesa ha a che fare con la nostra San Pier d’Arena? Perché nel Medioevo girava una tradizione orale che sosteneva che San Pietro, dopo aver lasciato Antiochia in cui aveva svolto le funzioni di membro più autorevole della chiesa locale non esisteva ancora la carica ufficiale di “vescovo” prima di raggiungere Roma si fermò qui, con moglie e figlia, dove trovò le condizioni ideali per pregare e meditare. Insomma, sarà che non aveva telefonini col gps né navigatori satellitari, ma pare che il Primo fra gli Apostoli abbia girovagato parecchio per la Liguria prima di arrivare nell’Urbe Caput Mundi, giusto in tempo per farsi crocifiggere a testa in giù; sostò a pregare sui monti di Loano, si fermò ad aiutare un gruppo di pescatori sulla spiaggia fra Capodifaro e la foce del Polcevera… A suo modo fu un papa viaggiatore, come i suoi più recenti successori.

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