Descrizione
Incontro con Antonella Zarri, direttore dell’Agenzia 20
“La Cassa di Risparmio di Genova e Imperia – Una tradizione secolare sul ceppo della Casana”, di Giulio Giacchero, è un bel libro pubblicato nel 1970 dove è possibile trovare interessanti notizie sulla storia del legame che unisce la Carige a Genova, alla Liguria… e a San Pier d’Arena. Non c’è spazio qui per riportare l’appassionato discorso che il sindaco della “Manchester d’Italia” Gio Batta Tubino pronunciò nel 1850 sull’opportunità di dare ai lavoratori la possibilità di mettere da parte un “tenue deposito fruttifero” per “togliersi dallo stato di proletariato”, basti riportare che un decreto reale 11 marzo 1866 autorizzava l’istituzione di una Cassa di Risparmio a San Pier d’Arena per “porgere a chiunque, ma segnatamente agli artigiani, ai giornalieri ed alle persone delle classi meno agiate, un pronto e sicuro mezzo di formare, con piccoli e ripetuti depositi, capitali disponibili e realizzabili a volontà dei depositanti”. Però la Cassa sampierdarenese, nonostante l’autorizzazione reale e le vive attese, non nacque mai; toccherà alla Cassa di Risparmio di Genova soddisfare successivamente questa necessità. E cos’è la Carige oggi per San Pier d’Arena? Ne parliamo con Antonella Zarri (nella foto), direttore dell’Agenzia 20 di piazza Vittorio Veneto, dove quasi tutto il personale è femminile, compreso il “direttore di salone” Giovanna Paba; evidentemente per Carige le “pari opportunità” non sono solo parole di moda. La dottoressa Zarri (trentacinque anni di banca vissuti con evidente passione) afferma che la tipicità di Carige nel quartiere è la capacità di adattarsi all’evoluzione del tessuto sociale; un tempo l’ambiente sociale ed economico era soprattutto borghese e residenziale: questi clienti storici sono invecchiati e oggi hanno necessità più legate all’età avanzata, necessitano di supporto anche psicologico (molte sono persone sole) e devono essere accompagnati nelle attività finanziarie di gestione dei loro patrimoni e a volte anche nel disbrigo di semplici pratiche amministrative. Gli esercizi commerciali sono da sempre clienti di rilievo, e anche dopo che la crisi economica e la concorrenza dei nuovi centri commerciali ne hanno decimato il numero e le forze, Carige continua a sostenerli e seguirli da vicino. È forte anche il sostegno alle attività portuali, di quel porto invisibile dalle strade del quartiere ma in realtà così vicino e così importante, e in agenzia c’è una struttura specializzata che lavora con le aziende di forte fatturato. C’è poi la clientela “private” interessata alle attività di investimento finanziario. A questa diversificata clientela storica si affiancano gli immigrati (sudamericani, cinesi, albanesi, rumeni) che hanno loro necessità e difficoltà – non solo di comprensione dei meccanismi bancari, finanziari e giuridici ma a volte anche semplicemente di linguaggio – e verso i quali la banca svolge un’attività di accoglienza e di mediazione culturale necessaria e molto apprezzata per il contributo che dà all’integrazione sociale e culturale di questi nuovi sampierdarenesi che potranno essere i “clienti di rilievo” della banca di domani. In totale nell’agenzia 20 lavorano circa venticinque persone, poliglotte nel senso che sono in grado di rivolgersi in spagnolo con i clienti sudamericani ma anche in dialetto con quella parte di clientela storica che apprezza certi dettagli che dimostrano l’attaccamento della banca al “suo” territorio.