Descrizione
Cultura e petanque
La prima cosa che ho pensato entrando è stata “ma perché non ci sono mai venuto prima?”. Non c’ero mai venuto perché ho sempre considerato i Magazzini del Sale un mezzo rudere brutto a vedersi, con eterne impalcature rugginose aggrappate ai suoi muri, quasi un inutile impiccio al traffico tra Via San Pier d’Arena e Lungomare Canepa, un edificio di nessun interesse. Poi entri nei saloni tra i muri in pietra sotto la copertura altissima del tetto e ti vien voglia di far conoscere a tutti questa bellezza. è esattamente ciò che il Municipio Centro Ovest sta cercando di fare insieme (“in sinergia”, si dice nel politichese contemporaneo) al Club Petanque “Carlo Bottino”, che dal 1975 occupa, custodisce e mantiene agibile una parte dei Magazzini. Ne parliamo con Felice “Gibba” Costigliolo, un’autorità della petanca sampierdarenese ed ex-portuale della CULMV: il “Bottino” è un’associazione importante per questo sport praticato in Provenza e nel Nord-Ovest italiano; qui si tengono campionati italiani e internazionali, conta quasi duecento soci più altre persone che bazzicano i suoi campi saltuariamente. è un luogo di incontro sociale oltre che di sport e ben venga ogni iniziativa che faccia conoscere ai genovesi il Club e i Magazzini che lo ospitano. Proprietario dell’edificio è ora il Comune e nella primavera scorsa il Municipio Centro Ovest, in felice collaborazione col Club Petanque ha sfruttato gli spazi interni, che normalmente ospitano campi da gioco, per organizzare mostre, spettacoli teatrali, musica, laboratori coi bambini…
Maria Elena Buslacchi è l’assessore alla cultura del Municipio Centro Ovest: dice che i progetti sui Magazzini spaziano tra uso temporaneo e progettualità a lungo termine: in primavera si è iniziato a riscoprire il sito per capire quali sono le esigenze e le richieste, e sarà utile continuare il calendario di eventi per immaginare, dopo la messa in sicurezza dell’edificio, quali usi e destinazioni potranno essere definitivi. L’intenzione è di ragionare “in un’ottica di sistema” facendo interagire questo spazio col quartiere nel suo complesso e con altri punti nevralgici quali il Centro Civico e il Palazzo della Fortezza. Il Centro Civico può essere la sede dove i progetti vengono sviluppati e organizzati, Magazzini e Fortezza i siti dove verranno presentati e offerti alla fruizione pubblica. In questo modo si favorirebbe la circolazione tra uno spazio e l’altro e i cittadini potranno conoscere meglio luoghi storicamente importanti ma poco conosciuti. L’assessore dice che tra le persone che gli eventi di primavera hanno fatto entrare nei Magazzini, parecchie vi mettevano piede per la prima volta; come è successo a me lo scorso martedì 14, all’inaugurazione della duplice mostra di immagini e oggetti “Camalli!” (a cura del Circolo Luigi Rum della CULMV) e “Pilotage” (a cura del Corpo Piloti del Porto di Genova): fotografie e attrezzature per raccontare il lavoro, la vita, l’anima dei portuali e dei piloti del porto e il loro orgoglio di essere ciò che sono e che sono stati. Le mostre sono momenti di “Zone Portuaries”, un festival organizzato nelle città portuali di Marsiglia, Saint-Nazaire e Genova per far conoscere e interagire reciprocamente la città e il porto, due entità strettamente collegate ma che spesso si ignorano l’un l’altra; ha compreso una serie di eventi dall’11 al 18 settembre: proiezioni cinematografiche, passeggiate, mostre fotografiche, uscite in mare, visite guidate, incontri nel porto e in città. Da ripetere l’anno prossimo, con una capillare campagna di informazione sull’evento in tutta la città.