Prima del Covid c’era Focaccina.

Un gatto giovanissimo, soriano col manto chiaro; viveva intorno a un bar gestito da alcuni ragazzi poco sopra casa mia a Sanremo. Focaccina era “servaego”, selvatico e aggressivo. Si narra che abbia graffiato e messo in fuga un gabbiano che lo aveva assalito. Una specie di supereroe, se l’ha fatto davvero… Era un bulletto di quartiere nel tranquillo vialetto che scende a Villa Mergellina e i miei gatti temevano di avvicinarsi a lui.

Poi venne il lockdown e il bar chiuse. I ragazzi non furono assidui nell’accudire il gatto dal brutto carattere e Focaccina scomparve. Negli anni successivi ogni tanto un gatto furtivo che sembrava lui appariva tra i giardini della zona ma era un po’ come quelle pantere che qualcuno vede nelle campagne di Roma e non si capisce se ci sono davvero o no.

Negli ultimi mesi ha iniziato a far capolino un gatto nuovo: maschio “intero”, soriano col manto chiaro, ben nutrito (chissà da chi), apparentemente desideroso più di compagnia che di cibo. Con Rosalba, la vicina di casa che fu mamma a Popoff (cfr: www.giannidallaglio.it/pasqua-e-popoff/) ed è ormai l’amata zia dei miei cinque felini, abbiamo deciso che è Focaccina ritornato, cresciuto, nutrito e mezzo imborghesito. E abbiamo deciso anche che Focaccina non è nome degno per un gatto maschio adulto quindi, con l’approvazione di Loredana mammagatta della mia Banda dei Cinque, lo abbiamo chiamato (Al)Fredo. Con Rosalba è diventato amicissimo, le va incontro con la coda diritta, si lascia accarezzare, si struscia, si rotola, in poche settimane è nata un’amicizia.

Fredo ora, stabilita l’amicizia con Rosalba, sta cercando di unirsi alla sullodata Banda dei Cinque ma il suo tentativo di essere sesto tra cotanto senno si scontra con la scarsissima volontà dei Cinque di accoglierlo. Penso che alla fine ce la farà, come cinque anni fa accadde al nero Ebano, giunto da chissà dove, che si fece spazio un po’ a gomitate per entrare nel giro e ci riuscì.

A me piace confrontare i comportamenti dei viventi non umani e quelli dei “sapiens”, constatando che se i sapiens lo fossero di fatto e non solo di nome imparerebbero molte cose utili dalle “bestie”… I primi incontri tra Fredo vs Polvere/Ebano/Rocco sono stati molto rumorosi e violenti; i tre maschi di casa benché sterilizzati sono molto territoriali e si sono subito attivati per difendere i Sacri Confini della Patria e scacciare l’Odiato Invasore.

Le battaglie fra gatti iniziano con grande sfoggio di propaganda, a sentire gatti maschi che “ratellano” sembra che siano sottoposti a torture che neanche Torquemada; invece sono solo scambi di insulti: Invasore! Nazista! Terrorista! Dittatore! Infedele! Bombarolo! Affamatore! Genocida! Uccisore di Bambini! Distruttore di ospedali! eccetera.

Poi si arriva al contatto fisico e il buon padre di famiglia può dover usare la canna dell’acqua per separare i contendenti prima che si feriscano troppo. L’ultima rissa violenta a cui ho assistito, qualche settimana fa, fu iniziata da Rocco Difensore dei Sacri Eccetera mentre Fredo Invasore cercava di allontanarsi: finì con gocce di sangue sul muso di Fredo (che è scappato via) e un occhio mezzo pesto, un’orecchia tagliata e un po’ di sangue sul naso per Rocco (che è entrato in casa e ci è rimasto tutto il pomeriggio).

Però…. Però la violenza c’è in occasione dei primi contatti, ma poi tutto si calma. Ormai l’arrivo di Fredo è salutato da sordi brontolii e miagolii emessi dalle gole profonde dei maschi di casa ma senza che né i Custodi delle Sacre Frontiere né lo Straniero Invasore facciano un minimo gesto di aggressività. Anzi, se devono muoversi lo fanno con passi lentissimi e misurati, a render chiaro che nessuno ha più voglia di menar le zampe. So che un giorno troverò Fredo a dormire nelle cucce del giardino accanto a Ebano, Rocco, Paprika, Polvere e Macchia, in pace e grazia di Dio.

Quando Polvere brontola con voce tonitruante davanti a Fredo ma entrambi stanno fermi immobili penso ai tanti gradassi dell’umanità che continuano a menar le mani (no: a mandare i loro sudditi a menar le mani) vantandosi della loro aggressività. Penso al Beniamino con la stella azzurra e ai suoi barbuti nemici che lo circondano o al Vladimiro russo e al Volodimiro ucraino, che manderebbero a morire tutti i loro cittadini pur di non scendere a patti. Bizzarria della storia: i due rodomonti slavi hanno lo stesso nome; si dice che Dio li fa e poi li accoppia (alcuni dicono anche “Dio li fa e poi li accoppa” e potrebbe anche essere una bella idea)… La violenza è parte integrante dell’universo ma noi umani riusciamo a perseverarla al di là di ogni ragionevole opportunità.

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