Ben più di un anno fa Alfredo Maiolese, presidente della European Muslim League (l’associazione degli europei di fede islamica), nonché genovese e genoano, mi mandò un commento al mio messaggio “Uscire dai binari” (https://www.giannidallaglio.it/uscire-dai-binari/), commento che riporto qui sotto:
“Quando sono stato illuminato, passando dall’oscurità alla luce, mi è sembrato di essere come un oggetto metallico. Dio mi attirava come una calamita verso di Lui. Importante è far sì che questo contatto di attrazione sia fermo, altrimenti si rischia di spezzarlo senza riuscire più a rinsaldare i due poli. Noi pretendiamo di rimanere vicini avvicinandoci alla calamita con uno pseudo metallo, lamentandoci del risultato. Per questo ci troviamo distanti e senza una statica presa alla fine della nostra vita, perché, o per volontà o per distrazione, non usiamo il giusto metallo che dobbiamo adoperare per il cammino finale verso Iddio l’Altissimo”.
Gli risposi che la metafora di Dio-calamita mi piaceva e col suo permesso – che ebbi – prima o poi l’avrei sfruttata per qualche riflessione urbi et orbi.
La fisica e la chimica insegnano che non c’è un unico metallo che subisce gli effetti delle calamite: i materiali ferromagnetici sono il ferro, il cobalto, il nichel, alcuni elementi delle Terre rare come gadolinio e disprosio, alcune leghe e ossidi di manganese, di cromo e di ferro come la magnetite, qualche granato.. e forse altri che ora non saprei dire. Poi ci sono i materiali paramagnetici, che sono diversi, e a esser pignoli ci sono pure i diamagnetici, che vengono respinti dalle calamite.
Quindi si, mi piace la metafora e capisco che se ci avviciniamo alla calamita-Dio con uno “pseudo metallo” poi ci lamentiamo dello scarso risultato, ma non condivido il complemento oggetto al singolare nella frase “non usiamo il giusto metallo che dobbiamo adoperare per il cammino finale verso Iddio”. Perché chimicamente ci sono parecchi “giusti metalli” sensibili alle calamite. E io penso che religiosamente succeda lo stesso: secondo me le vie del Signore sono infinite (o almeno sono parecchie) e quindi per arrivare a Lui non credo che ce ne sia una sola vera contrapposta a tutte le altre false. Magari ce ne sono di più brevi e più comode e altre più tortuose e difficili, ma non riesco proprio a far mia l’idea dell’unica Vera Religione distinta e contrapposta agli “dei falsi e bugiardi”. Apprezzo soprattutto il ferro con cui i cristiani di buona volontà si fanno attirare da Dio ma credo che sia altrettanto efficace il cobalto di Alfredo e dei buoni musulmani, il nichel dei pii ebrei, il disprosio dei veri buddisti e mi piace e mi interessa anche chi si sente gadolinio o monossido di europio. Che sono ferromagnetici come Fe, Co, Ni pur essendo diversi chimicamente e fisicamente da essi.
Una mia opinione, che so non essere condivisa da alcuni – forse molti – tra Voi Lettori. Pazienza. ..
“Ingressi separati della stessa casa”: Ermal Meta e Federico Moro, nella canzone “Non mi avete fatto niente” del Festival di Sanremo 2018.
“Alla stazione di Zimà qualche volta c’è il sole, e allora usciamo tutti a guardarlo e a tutti viene in mente che cantiamo la stessa canzone con altre parole, e che ci facciamo male perché non ci capiamo niente”. Roberto Vecchioni nella canzone “La stazione di Zima” del 1997, bel dialogo con Dio di un poeta che è un “gadolinio” della fede.
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Quando mi càpita di parlare di calamite non posso fare a meno di pensare anche a un’altra cosa: “they are pulled up by the magnet, believing they’re free”. Lo cantano i Genesis, nella loro famoserrima canzone “The carpet crawlers”. Molti video su Youtube, sia dei tempi di Peter Gabriel sia di Phil Collins, bello il suo concerto di Roma del 2007.
“Sono attirati dal magnete credendo di essere liberi”.
Quante volte succederà nella vita di ognuno di noi di fare, pensare, dire, provare sensazioni e sentimenti che ci sembrano essere frutto della nostra libera volontà e invece dipendono da un magnete che ci attira a nostra insaputa, nostro malgrado? E questi magneti, mica sono sempre divini. Possono essere diabolici con la stessa probabilità. E noi non ce ne accorgiamo..
Mi aspetto un commento critico da qualcuno: caro Gianni, tu pensi che la tua convinzione delle molte vie che permettono di raggiungere Dio sia frutto della tuo libero pensiero e invece sei “pulled up by the magnet” del Demonio che ti inganna…
Tutto può essere, lo riconosco…