Stamattina sentivo alla radio che il Sindaco di Amatrice, col paese distrutto dai terremoti dei mesi precedenti, sepolto sotto metri di neve e colpito dalle scosse del terremoto di oggi diceva “Ma cosa abbiamo fatto di male a Cristo?” sottintendendo “per meritarci tutto questo?”.
E ripensavo a quella notizia di qualche mese fa, di quel prete di Radio Maria che dopo il terremoto di fine ottobre disse che era stata una punizione per l’approvazione della legge sulle unioni civili.
Mi sgomenta la facilità con cui molti, troppi, pensano che Dio sia fatto a immagine e somiglianza degli uomini: siccome noi uomini sappiamo essere maligni, cattivi, rancorosi, irascibili, invidiosi, gelosi, vendicativi, ad alcuni, a tanti, piace credere che anche Dio possieda tutte queste nostre umanissime virtù. Quindi il terremoto è la vendetta di Dio per qualcosa che abbiamo fatto di non giusto dal suo punto di vista, per qualche nostro grosso peccato (la legge sulle unioni civili, l’astensione a un voto all’Unesco, il Papa in Svezia dai luterani…).
Il “mio Dio” è tutto diverso. Innanzi tutto se fosse tanto simile a me, come farebbe a essere Dio? Io mica sono divino, uno che mi assomigliasse tanto come potrebbe esserlo? Lo so che molte rappresentazioni di Dio, molte religioni del passato ma anche del presente, lo raffigurano “umano, troppo umano” con caratteristiche emotive e caratteriali quasi meschine; ma io trovo molto più credibile – o almeno molto più confacente al mio modo di ragionare – il Dio di misericordia, quello che “ama il prossimo mio come me stesso”. Il Dio che salva, non quello che uccide.
In realtà io capisco la disperazione del sindaco col paese distrutto dai terremoti dei mesi scorsi e con la neve che seppellisce tutto e tutti, colpito dalle nuove scosse di oggi. Perché non aveva la voce di quello che se la prendeva con Dio, semplicemente mi è sembrato piuttosto un’umanissima e comprensibilissima dichiarazione di disperazione, una richiesta di aiuto di uno che non riusciva a capire il senso di tutta questa follia sismica e nevosa. Ammesso che ci sia un senso nei fenomeni naturali: Dio è il Creatore, non il burattinaio del mondo, non è che si alza al mattino e decide “oggi facciamo nevicare qui e tirar vento là, tremerà la terra a destra e ci sarà un incendio a manca”. Comunque lo capisco.
Invece quelli che pensano sinceramente che le disgrazie naturali siano una punizione per qualche malvagità umana ecco, se costoro sentono di essere “bravi cristiani” allora beh, evidentemente io non sono cristiano.
(Scritto il 18 gennaio 2017)