Limonate e zanzare, E di nuovo cambio casa, Vola, Il pilota, Parlare con gli occhi, La costruzione di un amore, Le grandi destinazioni
Quando Ivano Fossati non era ancora quel santone della canzone d’autore che è ora ma era già abbastanza maturo e intelligente da scrivere testi profondi, carichi di sentimento, sofferti, e (non tutti, ma molti) comprensibili e chiari.
Anni fine Settanta – tutti Ottanta, all’incirca. Ivano Fossati, io l’ho ascoltato a fondo con attenzione fra l‘84 e il ‘93 più o meno, gli anni in cui ho messo a punto, nel bene e nel male, me stesso, gli anni in cui sono diventato (definitivamente?) quel ravatto di persona che sono. Piaccia o non piaccia a chi mi conosce. A me in fondo piaccio abbastanza, suvvia. Ivano Fossati con le sue canzoni un po’ da segamentale ha contribuito a sviluppare pienamente i miei talenti, tanti o pochi che siano, a farli maturare da acerbi che erano, a rendermi cosciente di essi, quali sono e come posso impegnarli per farli fruttare (nel senso della nota parabola evangelica…). Ivano Fossati insieme ad altre belle menti dell’orbe terracqueo, Hermann Hesse, Italo Calvino, Silvia Piacentini, Umberto Eco, Dante Alighieri, Francesco Guccini, Eugenio Montale, Jorge Luis Borges, Qohelet, Monica Sbrana, Fabrizio De Andrè, San Giovanni Evangelista… Beh, certo che importanti contributi sono giunti anche da altri bei cervelli di scrittori internazionali e di amiche o amici locali, ma questi sono stati i nomi fondamentali, ecco.

Il clou, gli anni d’oro, sono stati quelli; poi tutto quello che è venuto dopo, gli autori che ho letto in seguito, le amicizie e gli amori che sono nati dopo, si sono adagiati su un substrato ormai definito, ben determinato, come è anche giusto che sia, visto che nel ‘93 avevo già la bella età di 34 anni. Ormai Gianni era quello che era, prendere o lasciare. Modifiche ammesse, poche. Tutto sommato non mi lamento di ciò, visto che le cose, sia nel senso dei rapporti affettivi sia nel lavoro, sono andate benino col passare degli anni, quindi deduco che il lavoro di rifinitura compiuto in quegli anni a cavallo dei trenta sia stato ben fatto. Ringrazio quindi Ivano, Hermann, Italo…

Pensavo a tutto ciò oggi verso le 13, pranzando a casa e ascoltando un po’ una cassetta con alcune delle succitate canzoni del Fossati. Poi ho tentato di alternarle col giornale radio, ma ascoltare le solite menate di tutti i giorni, il conflitto d’interessi, le risse alla camera, i casini (ahiloro) in Israele, il mibtel che cala…ho spento subito e ho ridato voce all’Ivano, che almeno quello che canta lui sono cose un po’ più importanti e un po’ meno effimere delle menate pseudopolitiche e pseudoeconomiche dei tiggi.
No, lo so, sono più importanti le menate pseudoserie dei notiziari, ma che barba, ogni tanto uno se ne puo’ strabattere delle meschinerie della vita quotidiana e rifugiarsi nelle elucubrazioni sentimental-esitenziali, no? Servono per disintossicarsi dall’inquinamento mentale urbano, per riuscire ad affrontare meglio le cazzate della vita pratica. Quindi viva Ivano Fossati. Quello di La mia banda suona il rock, di 700 giorni, di Ventilazione, della Pianta del tè.

Adesso, un possibile nuovo periodo di trasformazione e sviluppo e ridefinizione di Gianni potrebbe essere questo in corso; da quando è arrivata Donatella, col matrimonio e la vita a due “seria”, percepisco qualche wind of change, ogni tanto, ma è ancora troppo un work in progress per poter avere le idee chiare su cosa mi stia davvero succedendo. Della prima epoca creativa – no, la seconda: la prima, protostorica, risale agli anni del ginnasio-prima liceo, quella degli scout, di Jesus Christ Superstar, delle gite ad Arenzano da Antonella R. e Laura F. – della seconda e principale epoca creativa e formativa ne parlo con lucidità adesso dopo 10 anni, quindi per analizzare storicamente ciò che mi sta succedendo adesso che sono neomarito devo aspettare, immagino, almeno il 2011. Se chi mi legge sarà ancora lì, e io sarò ancora qui, ne riparleremo…

(Scritto il 28 febbraio 2002)

error: Il contenuto è protetto!

Su questo sito utilizziamo strumenti di prima o terza parte che memorizzano piccoli file (cookie) sul tuo dispositivo. I cookie sono normalmente utilizzati per consentire il corretto funzionamento del sito (cookie tecnici), per generare report sull’utilizzo della navigazione (cookie di statistica) e per pubblicizzare adeguatamente i nostri servizi/prodotti (cookie di profilazione). Possiamo utilizzare direttamente i cookie tecnici, ma hai il diritto di scegliere se abilitare o meno i cookie statistici e di profilazione. Abilitando questi cookie, ci aiuti a offrirti un’esperienza migliore.

Alcuni contenuti o funzionalità qui non sono disponibili a causa delle tue preferenze sui cookie!

Ciò accade perché la funzionalità/il contenuto contrassegnato come “%SERVICE_NAME%” utilizza i cookie che hai scelto di mantenere disabilitati. Per visualizzare questo contenuto o utilizzare questa funzionalità, abilita i cookie: clicca qui per aprire le tue preferenze sui cookie.