In italiano: fate i bonobo, non gli scimpanzé. Versione etologica dello slogan hippy anni ’60 “make love, not war”.

Scimpanzé – Pan troglodytes – e bonobo (detto anche scimpanzé pigmeo) – Pan paniscus – sono le due specie animali filogeneticamente e geneticamente più vicine a Homo sapiens. Alcuni biologi ritengono addirittura che le tre specie dovrebbero essere riunite in un unico genere: o tutti Pan o tutti Homo. Non succederà, con sollievo di quelli convinti che noi umani siamo i Signori dell’Universo e schifiano le teorie evoluzionistiche.

Comunque è un dato di fatto che in termini strettamente biologici noi umani e le due specie di scimpanzé condividiamo la stragrande maggioranza del corredo genetico e una buona parte dei processi mentali che caratterizzano la vita spirituale, emotiva, psicologica dei singoli individui e dei gruppi sociali. E tra i processi mentali che condividiamo tra Homo e Pan ce ne sono due che nel pensare comune siamo abituati a ritenere tipicamente umani: la guerra e il sesso.

Invece anche i nostri cugini Pan sono piuttosto abili in entrambi questi passatempi. Ma c’è una differenza non da poco, tra noi e loro: noi siamo appassionati di entrambi, loro si dividono le competenze.

Gli scimpanzé “troglodytes” usano spesso la violenza per risolvere le situazioni conflittuali tra gruppi, con tecniche di azione tipiche delle guerre umane, con gerarchie militari, assalti, uccisioni a sangue freddo, rapimenti, catture di prigionieri, occupazione di territori dei “nemici”… Quello che succede spesso e volentieri in diverse parti del mondo tra gli esseri umani (Ucraina, Yemen, Tigrai per dire le guerre attuali più famose) lo si può ritrovare ad esempio ben documentato nella “Guerra degli scimpanzé del Gombe”, avvenuta negli anni Settanta in un Parco nazionale della Tanzania tra due piccole comunità di scimpanzé che vivevano in due territori parzialmente sovrapposti.

I bonobo “paniscus” invece praticano una sfrenata libertà sessuale non finalizzata alla riproduzione e ricca di fantasie e attraverso questa raffreddano le tensioni intraspecifiche. Anziché litigare e fare a botte, commettono adulterio, atti impuri e atti contro natura, da soli, in coppia e in gruppo. Così alla fine nessuno si fa male, nessuno ci lascia la pelle e tutti si divertono.

A questo punto è facile farsi venire in mente alcune domande:

come si sono evolute nelle due specie di Pan queste due tendenze? L’antenato comune dei due Pan era più violento, più sessuomane, o aveva entrambe le attitudini? E se le aveva entrambe, come hanno fatto i due Pan a perderne una ciascuno? E se ne aveva una sola, come ha fatto la specie Pan che oggi possiede l’altra attitudine ad acquisirla?

E l’antenato comune a tutte le tre specie, i due Pan e noi Homo, come si comportava? La nostra attitudine a picchiarci e amarci con quasi identica disinvoltura si è evoluta dopo la separazione filogenetica tra Pan e Homo o ci arriva dal profondo passato? Cioè, noi Homo siamo i normali e loro Pan sono gli strani che evolvendosi hanno abbandonato l’una o l’altra delle attitudini, o gli strani siamo noi che abbiamo assunto il meglio e il peggio di entrambe le abitudini?

Alcuni storici, antropologi, biologi cercano da tempo di capire quando Homo ha iniziato a farsi la guerra, se c’è stata una prima guerra che ha interrotto un iniziale periodo di vita proto-umana pacifica (nel mito biblico questa guerra potrebbe essere rappresentata dall’episodio di Caino e Abele) o se la violenza è proprio connaturata a Homo e ce la portiamo dietro dai tempi in cui non eravamo ancora umani (in senso biblico, da quando eravamo ancora quel “fango della terra” in cui Dio non aveva ancora insufflato l’anima che lo avrebbe fatto diventare il primo uomo Adamo).

Non credo sarà mai possibile comprendere pienamente come siano andate le cose in senso storico però trovo interessante la faccenda che dei nostri due cugini uno preferisca menare le mani e l’altro preferisca zomparsi addosso mentre noi passiamo con disinvoltura dall’uno all’altro metodo.

Trovo anche interessante dal punto di vista, come dire, antropologico, che nel corso della storia le tre grandi religioni monoteiste abramitiche si siano sempre opposte con pervicace fermezza alla diffusione tra i loro fedeli del pacifico Metodo Bonobo e invece abbiano sovente accettato o addirittura benedetto il violento Metodo Scimpanzé. La storia insegna – purtroppo – che per i ministri dell’Unico Dio uccidersi l’un l’altro è quasi sempre meglio che amarsi. Non credo che l’Unico Dio sia d’accordo ma raramente ai suoi funzionari interessa davvero ciò che Egli pensa. L’attuale Papa della chiesa cattolica mi sembra una lodevole ma storicamente non troppo comune eccezione.

Bisognerebbe proporre il Metodo Bonobo ai massimi esponenti politici di alcune nazioni slave dell’estrema Europa orientale, chissà che possa aiutare nel cambiare l’andamento della loro guerra…

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