Parigi è…
case dai tetti alti, ripidi e grigi oltre un ponte sulla Senna. E una donna bionda appoggiata al parapetto che sorride. Sorride il parapetto?
la conchiglia Liberty “MeTropoliTain” della copertura di uno degli innumerevoli ingressi al metro di Chatelet
il letto Liberty belga (credo), nel settore dell’architettura del ‘900 al Museo d’Orsay
i ghirigori in ferro battuto della ringhiera di un’altra entrata dell’onnipresente enooorme stazione del metro di Chatelet – Les Halles
la chiesa di Saint Eustache gotica fra i giardini delle nuove Halles
l’insegna naif del Relais St.Gervais in Rue Cloche Perce (4e Arr.) (carina, ma perché l’ho fotografata?)
L’Ecouteur, faccione e manona in pietra davanti a Saint Eustache che ascolta…. le dicerie della gente? il canto dei merli? la musica pitagorica delle sfere celesti che ruotando creano l’armonia dell’universo?
una lettrice solitaria sulle panchine sotto gli alberi dei giardini delle Halles
le torri gotiche e neogotiche di Notre-Dame…
… e le facciate delicatamente rosate dei palazzi della bellissima Place des Vosges
la facciata sinuosa e oblunga della sinagoga del Marais coi finestroni che sembrano figure di Modigliani. Strana associazione di idee, direi.
la Tour Eiffel, vista dal basso, è un rebigo di tubi e bulloni
il retro appuntito di Notre-Dame al di là del fiume, dall’Ile Saint Louis, col suo abside contraffortato e gli alberi signorili del lungoSenna
i grigi chiariscuri della piramide del Louvre, che non riesco a immaginare come fosse il Louvre prima, senza piramidona e piramidine (non piramidone, che è un’altra cosa)
la strige pensierosa, e gli altri mostrilli suoi amici che osservano perplessi (o annoiati?) la Ville Lumière dall’alto della facciata di Notre-Dame. Onore a Viollet-le-Duc che li ha inventati 150 anni fa. Circa.
i cubi-parallelepipedi-tronchidipiramideinscrittiindodecaedri-boh della Defense che svettano sulla città e sul fiume là in fondo, e dal tetto di Notre-Dame sembrano pure belli, benché un po’ troppo appiccicati l’uno all’altro. Da così lontano il piazzone centrale non si percepisce
la robinia plurisecolare della piazzetta (bellissima) di Saint Giulien le-Pauvre, tozza e obesa come un Gran Patriarca vegetale dev’essere, se no nessuno si accorge che è vecchissimo
le case a graticcio del Quinto (era il 5°, no?) che fanno tanto Alsazia e Foresta Nera, e invece è Parigi
il palazzo Hennebique a Saint Michel, primo edificio in cemento armato del mondo, delicatamente ed elegantemente Liberty, che uno si chiede com’è che da sto palazzo di somma grazia il cemento armato si sia poi prostituito fino alle schifezze contemporanee, come il palazzo della regione in Madre di Dio a Genova, tanto per fare un esempio. Nato benissimo, poi si è rovinato…. saranno state le cattive compagnie. Gli architetti???
Kazana, negozio di stoffe policrome e ninnoli altrettanto al Marais
saucissons du sanglier, 48 F…. saranno stati buoni?… a vederli sembrava di si
Borsacchiotto seduto al tavolo del bistrot di Saint Michel, giusto davanti al palazzo di Hennebique. Carino, così grigio chiaro col suo maglioncino scuro
vasi di “margherite” (non sono forte con la tassonomia dei fiori) celano la facciata del Palazzo del Luxembourg
coppie abbracciate sulle panchine dei Giardini del Lussemburgo… altre sullo sfondo si baciano, da veri flaneurs parigini
sguardi intensi, rossi gli alberi autunnali sullo sfondo
un cespuglio di (sembra) ailanto brilla con le foglie giallissime e rossiccissime nel centro dell’aiuola. Stupendo. Ma gli ailanti nostrani non sono così belli, in autunno. Sarà un altro albero.
anche la vetrata policroma della Sainte Chapelle brilla nell’autunno, e racconta storie di santi e di Bibbia, o di storia patria…. non ricordo più
era un negozietto sull’isola di Saint Louis, se non ricordo male, pieno di oggettini inutili, colorati e graziosi. Peccato che il cioccolato non fosse così buono come sembrava. O il cioccolato veniva da un altro negozietto??? Eh, la memoria, l’età…
Au Petit Versailles du Marais – Boulangier, patissier, confiserie, glaces… bello, il negozio d’angolo pieno di buonezze
Anche la Boulangerie 21 ha una bella vetrina un po’ Art Nouveau. Era nel Marais anche lei, vero? C’è un sacco di cose interessanti, nel Marais. Ci puoi stare 4 giorni e non finisci di girarlo
Places des Vosges coi giardini e le fontane… è la più bella piazza di Parigi? Ma place de la Concorde me la ricordo in un tramonto primaverile dopo la pioggia, ed era bellissima, dava gioia di vivere
Chat Perché, sdraiato ozioso su una barchetta azzurra… abbiamo comprato qualcosa lì dentro?
occhi più azzurri della Senna…capelli più chiari delle foglie appese agli alberi pronte a cadere
Non si può rifare la foto di Cartier-Bresson, ora sul terrazzo di Notre-Dame c’è un’alta rete antisuicidio. E anti “affacciamoci a vedere la città”, pure
Non ci sono foto per il concerto serale per pianoforte a 4 mani in Saint Merry. Ma è un buon ricordo lo stesso