Il Signore apparve in sogno a Salomone e gli disse: “Chiedimi ciò che devo concederti”. Salomone disse: “Tu hai trattato il tuo servo Davide mio padre con grande benevolenza… Ora tu hai fatto regnare me al posto di Davide mio padre… Concedimi un cuore docile perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male…” Al Signore piacque che Salomone avesse domandato la saggezza nel governare e gli disse: “Perché hai domandato questa cosa e non hai domandato per te né una lunga vita né la ricchezza né la morte dei tuoi nemici, ma hai domandato per te il discernimento per ascoltare le cause, ecco faccio come tu hai detto. Ecco, ti concedo un cuore saggio e intelligente: come te non ci fu alcuno prima di te né sorgerà dopo di te…”
Bibbia, Primo Libro dei Re, capitolo 3, versetti da 5 a 12. Salomone terzo re d’Israele, datato nei decenni centrali del X secolo a.C., è passato alla storia come esempio eccelso di saggezza e sapienza e anche per aver fatto erigere a Gerusalemme “la casa di Dio”, il tempio sulla cima del monte dove oggi sorgono le moschee di Al Aqsa e di Omar.
Anche per l’Islam Salomone fu un re saggio e di grande scienza, il Corano lo nomina in cinque sure.
Mi chiedo se esista qualche governante del passato e del presente che abbia mai letto il terzo capitolo del Primo Libro dei Re… Sicuramente di saggezza e intelligenza sono privi i governanti di questo sciamannato XXI secolo, tutti quelli che mandano i loro sudditi a uccidere e a morire – magari restando bene al riparo lontano dai campi di battaglia – e invece di cercare la pace anelano a una guerra ininterrotta verso una “vittoria finale” (qualunque essa sia) che sanno essere irrealizzabile.
Un’altra assurdità di questi tempi belligeranti (beh, di quasi tutti i tempi, in realtà) è che tutti gli attuali re dell’Est, dell’Ovest e del Sud, che bramano morte per i loro nemici, si dichiarano fedeli di religioni di pace. “Pace in terra agli uomini amati dal Signore” diciamo noi cristiani; “pace” è il saluto che si scambiano gli ebrei e i musulmani quando si incontrano. Ignobile ipocrisia di parole al vento, disperse nello spostamento d’aria dei missili e delle bombe che esplodono.
(Pubblicato con minime variazioni come articolo di fondo nel numero del 30 novembre 2023 del Gazzettino Sampierdarenese)