Qualora le vostre illuminate menti ancora non ne avessero preso coscienza, vorrei segnalarVi, cari Amici, la mostra “Viaggio in Italia” visitabile a Genova in Palazzo Ducale fino a tutto luglio, dove, sotto la guida delle sagge parole pronunciate e scritte da alcuni dei più celebri stranieri che visitarono il Bel Paese (l’Italia, non il formaggio) dal Cinquecento all’Ottocento, da Montaigne a Byron a Goethe a De Sade a…. vengono mostrare mirabilia d’ogne fatta destinate a illustrare le molteplici bellezze della nostra Patria. Ognuno trarrà gaudio e sollazzo dalla visione di ciò che vorrà, ritratti, quadri di paesaggi, lettere manoscritte o incunaboli, io Vi voglio segnalare ciò che a me è maggiormente piaciuto e interessato. Ad esempio alcune lettere di Lucrezia Borgia o di Torquato Tasso o Lodovico Ariosto ai signori di Mantova e Ferrara, o i libri del Banco Pincopallo di Firenze che riportano le operazioni bancarie compiute da Michelangelo e da Leonardo (non si capisce niente, tutto scritto con quella calligrafia cinquecentesca corsiva che sembra sanscrito), o il manoscritto di Leopardi di “A Silvia” con le correzioni e le modifiche ad alcuni versi, o il diario di uno di cui non ricordo il nome, che faceva il buffone di corte presso il duca di Urbino, che narra come di evento memorabile la vita di un signore, citato con Nome e Cognome, che mise gli occhiali all’età di 50 anni (non usa il verbo mettere e nemmeno indossare, usa un verbo che non riesco a ricordarmi ma che mi aveva molto divertito a leggerlo), a 70 anni li smise continuando a leggere e scrivere senza di essi fino alla morte, cioè fino a 99 anni e 7 mesi.
Una mostra veramente interessante, lunga da vedere con attenzione, ma ne vale davvero la pena, secondo me. C’è molta roba importante dei documenti storici dell’Italia dei secoli dal XVII al XIX, presa in prestito da tutt’Italia e dall’estero.
Insomma, “venghino venghino, siore e siori”. Che, come dice l’ottimo Luciano, “più gente entra, più animali si vedono”
Bacio le mani