Descrizione
E rieccoci qui, è passato un anno dall’ultima volta che ti ho scritto, caro presunto Salvatore del mondo…. Che poi Tu magari il mondo lo salveresti davvero, se solo il mondo (nel senso: gli esseri umani che lo abitano) volesse davvero farsi salvare. Sono un po’ demoralizzato oggi, scusami. Di solito cerco di trovare il buono e il bello delle persone e delle cose che mi circondano e spesso ci riesco ma oggi mi chiedo se a volte non pecco di ottimismo. Oggi è il 30 novembre e ho appena finito di guardare il Tg3 regionale delle 14, ampiamente dedicato alla situazione del Savonese; servizi dalla Val Bormida e dalla Riviera con sindaci e imprenditori che parlano di strade distrutte dalle frane, spiagge scomparse sotto la mareggiata, abitanti sfollati dalle loro case, difficoltà negli spostamenti e nei trasporti, problemi per le aziende che lavorano e producono… Diceva bene il Presidente Toti l’altro giorno, che la Liguria sta vivendo una situazione come di guerra. E il nemico chi è? Beh, le truppe d’assalto sono meteorologiche, ma quale generale le comanda? La naturale evoluzione dei cicli climatici che dobbiamo accettare chinando la testa? O c’abbiamo qualche responsabilità pure noi Homines pseudo-sapientes, unica specie vivente ad aver dato il nome a un’era geologica, l’Antropocene? Gesù, Tu sai che io sono convinto che nessun essere umano è del tutto innocente, anzi molti siamo fortemente colpevoli per aver abusato della Natura e continuare ad abusarne, anteponendo comodità quotidiane, pregiudizi culturali, calcoli politici, convenienze economiche alla salute della nostra Casa Comune – come la chiama Papa Francesco, che lo Spirito Santo gli conceda lunga vita. Nell’editoriale del novembre 2018 “Piove sul bagnato” avevo scritto: “L’anno prossimo sarà peggio. Magari – Dio voglia – non qui da noi in Liguria”. Caro Gesù Bambino, mi ero sbagliato: in Liguria il 2019 finisce peggio del ’18. Non azzardo auspici per il ’20, rischierei di passare per portasfiga. Come regalo di Natale Ti chiederei di liberarci dalle nostre stoltezze, dalle nostre ignoranze, dalla nostra immensa presunzione, ma temo sia un regalo troppo difficile anche per Dio….